Wednesday 7 November, 2007

nessuno tocchi Caino

....forse in passato si sarebbe parlato di "ondata di violenza", ma quella che sta investendo l' italia in questi giorni trattasi di alta marea che si ripete a cicli continui..
ho vissuto 6 anni a perugia e mai avrei pensato che oltre a droga e prostituzione, si sarebbe distinta per un delitto orribilis come quello avvenuto lo scorso 2novembre...niente rumeni in questo caso, ma solo 3 persone annoiate forse dal divertimento schietto...l'americanina è venuta a delinquere in italia ed ha trovato chi la potesse ben coinvolgere in questo giro perverso a luci rosse nelle notti perugine..
tutto questo avviene nei giorni in cui la Bonino ha depositato la risoluzione per una moratoria mondiale sulla pena di morte alle Nazioni Unite...si dice nessuno tocchi Caino, ma come non dare una leggera schiaffeggiata a chi si macchia di simili reati? a chi se la prende con una donna dopo lo shopping serale?

chissà cosa avrebbe detto il buon Enzo Biagi?

13 comments:

Sonia said...

...pensiamo che acchiappano Boss e non lavavetri, da quest'ottica è più piacevole!

titty said...

però ormai non siamo più sicuri a fare niente...!!!ma la gente sta impazzendo di colpo...!!!

graziella said...

Anche non volendo essere per forza razzisti, qui la situazione sta scappando di mano!
Non possiamo arrenderci a tutta questa violenza!

Anonymous said...

ankio - come te - vorrei cambiare le cose, ma che faccio? mi apro un blog ankio?

Piggio said...

apetta è un casino
Tra blog video su you tube romeni e italiani, che disastri.
Diamo uno schiaffetto alla bonino.

Annachiara said...

Mi pare esagerato dire che l'americanina viene a delinquere in Italia. Queste situazioni ci impiegano pochissimo a degenerare. Può essere stata questione di un attimo e quattro vite se ne sono andate in fumo. Chi non si è trovato da studente in situazioni che mancava poco e si trasformavano in tragedie? A me è capitato e posso capire che passare la linea di confine sia storia di un secondo....

Morgan said...

altro che tutto il resto è noia... è tutto noia per qualcuno...

aroti said...

sonia: sono stata veramente felice per tutte quelle squadre dell'ordine che hanno visto fruttare e soddisfare il proprio operato.

morgan: in effetti perchè uccidere una persona? solo per noia..

piggio: schiaffetto alla bonino, ma non si risolve un granchè..

graziella: spero che le espulsioni diano qualche risultato..

titty: credo ci sia un malessere in giro che un tempo si sarebbe stati in grao di sopportare e affrontare, altrimenti non mi spiego questa violenza inaudita.

annachiare: l'americanina invece è proprio venuta a delinquere qui!
da quello che ho letto non mi sembra abbia reati penali alle spalle compiuti negli Stati Uniti.

In più: anche se ho anche io partecipato a festini, non sono mai arrivata ad un certo punto, soprattutto perché di droga non ne girava..
Credo invece che la versione rale dei fatti mai verrà fuori se tutti e tre hanno agito sotto l'effetto di droghe.

Resta che la noia, come ha detto Morgan, sembra far fare cose inaudite.

rutger said...

ti ricordi una discussione sul tuo blog di tempo fa proprio su questi argomenti in cui tutti mi hanno zittito dandomi del razzista (tra l'altro una cosa lontanissima dal mio essere)? Beh adesso gli eventi non sono forse più simili a quello che sostenevo io? tanto che anche il nostro governo (immobile e inetto per naturasia di dx o di sx) ha dovuto mettersi a discutere un progetto di espulsione di cittadini comunitari!?!?!

rutger said...

p.s. per come la vedo io i decreti di espulsione non servono a niente

aroti said...

ricordo benissimo ed avevi ragione...mandati via i rom, ora iniziano gli ucraini:qui a Spoleto già delinquono!

Anonymous said...

Ma che scrivi? Ci implori, vi prego-vi prego-vi prego, di non essere razzisti? Ah, ma oggi come oggi bisognerebbe chiamarsi Ghandi per non essere razzisti: non lo vedi come siamo messi? Nientemeno, non possiamo più uscire di casa tranquilli e tu vorresti farci credere che dovremmo mantenere la testa sulle spalle? Ma smettila: hai esaurito i crediti, caro romeno. Per noi siete tutti delinquenti, assassini, ladri di borsette e violentatori di donne: accampati in quelle baraccopoli; accattoni, romeni e molto spesso rom, nomadi, zingari, zigani, gitani che mandate in giro i vostri figli a rapinare nelle metropolitane. E pensare che sarebbe così facile: basterebbe bruciarvi tutti! Non vorrete mica chiedere a noi, figli di Roma e figli d'Italia, d'essere sereni nel giudizio? Non più: avete reso il buio della città nostra un luogo insicuro, avete violentato le nostre donne, le avete uccise e lanciate nei fossi insieme al letame e ai funghi marci e vorreste chiederci di darvi un'altra possibilità? Lasciate a noi la libertà di maltrattare le donne nostre: siamo sufficientemente bravi ad insultarle tutti i giorni e a limitarne ogni pretesa di carriera in nome di un legittimo maschilismo. Fatevi gli affari vostri. Pensate a rubare i borsellini, ché per il falso in bilancio il talento è italiano.

Insomma, caro romeno, adesso che l'hai fatta grossa una volta di troppo - e sfiga t'ha detto che il marito della morta era pure uno piuttosto di conto - non chiederci di non fare di tutta l'erba un fascio. Lo facciamo eccome, il fascio: assassino tu, assassini tutti gli altri simili tuoi. Perché non spetta a noi, arrivati a questo punto, fare un passo indietro, ma a te. Spetta a te convincerci che stiamo sbagliando, spetta a quelli della gente tua venirci a dire no, guardate, non siamo tutti così. Ecco come ragioniamo noi e fattelo andare bene: di tutta l'erba facciamo un fascio e non ci rompere i coglioni. Vieni, romeno, vienici a convincere ma senza esagerare: dieci, quindici metri di distanza andranno più che bene. Hai visto mai...

Perché caro romeno, se vuoi sapere noi come la pensiamo, ebbene, dovresti avere l'eleganza di andartene. Non dire che non te lo puoi permettere, perché con Ryanair ti costa giusto il lavaggio di un vetro al semaforo. Vattene, caro romeno: prima che il corpo mezzo svestito di Giovanna nel fossato renda troppo chiaro il concetto che la colpa, qui, è tua ma soprattutto MIA.

Essì caro romAno, che t'incazzi solo quando ci scappa il morto, pensi davvero di essere un bravo cristiano? Caro Romano - romano di nascita e Romano Prodi, inteso come rappresentante del Potere - diteci perché ci vuole un ispettore Raciti per cominciare a porsi delle domande? Perché ci vuole Carlo Giuliani o Dj Gabbo per un giro di vite intorno alle forze dell'ordine? E diteci perché ci vuole Giovanna morta nel fossato per vedere la fila di volanti fuori del campo rom in questione, dopo che il campo rom in questione erano vent'anni che stava lì e tutti, nel quartiere, lo dicevano che prima o poi... Caro romano, che offri il meglio di te davanti al telegiornale della sera con la bocca sporca di maccheroni al sugo e pecorino e buon vino, e caro Romano, che politicamente strumentalizzi ogni barbarie, schifo mi fa questa vostra apologia dell'allarme.

Caro romano, cara blogger che t'indignavi per i massacrati monaci birmani, dove hai riposto le tue ridicole felpe rosse? I tuoi cappelli arancioni, le tue fotografie spedite a "la Repubblica" per pubblicizzare il blog o il tuo sorriso da aperitivo milanese? dove hai messo le tue catene online, le petizioni? Tutte dimenticate nel vano porta oggetti della tua Range Rover da 400 cavalli? Dove sei andato, coglione, vate dell'ipocrisia? Tu che ti ricordi che c'è un mondo al di là del tuo orticello, solo quando ti si guasta un pomodoro; tu, e tutti quelli come te che s'alzano solo quando lo stadio fa la ola, solo quando anche tutti gli altri s'alzano, dove sei andato? Dove siete andati a nascondervi? Tutti a posare i fiori sul capezzale di Tor di Quinto state?

Ma venite via, fateci bella figura una volta tanto! Tornate ai vostri centri commerciali; tornate ai vostri concessionari d'auto. Dove sarete tra una settimana, tanto? Dove finiranno le indefesse ronde di questi giorni, che sembra che dalle parti di Saxa Rubra, a Roma, sia esploso un pozzo petrolifero o spuntato un albero del pane, tanta è l'attenzione, la polizia, il brulicar di gente, e invece è solo un campo, il solito campo rom, quello che c'è da quando Roma è Roma e a cui a nessuno è mai fottuto niente; dove finiranno queste improvvisamente puntualissime forze dell'ordine? Dove finirà il cordoglio? Dove finiranno le parole di Veltroni e la durezza dei prefetti?

Voi siete gli arbre magique ipocriti di questa esistenza di plastica: profumate la merda, sperando che sia qualcun altro a tirare la catena e non standovi troppo a preoccupare - c'è la partita! - se quella merda, alla fine, nessuno la scarica e s'accumula, s'accumula, s'accumula.

Caro romeno, caro romano,cara blogger ma vaffanculo.

L'Urlo dei Noantri

aroti said...

anonimo, ma che te sei mangiato a pranzo?