Friday 12 October, 2007

tilt

una discussione con piggio mi ha fatto riflettere...un colloquio su quello che le persone realmente vogliono sentirsi dire e ciò che io voglio dirgli...credo di voler gestire i rapporti con le mie idee a riguardo, senza pensare a ciò che veramente gli altri vogliono...
egoismo? scarsa partecipazione alla condizione altrui? forse non so ascoltare...o forse mi faccio prendere dalla smania di consigliare, senza aver bene in mente la persona che ho di fronte...
bò, la conversazione mi ha comunque mandata in tilt...

16 comments:

Piggio said...

se ti chiamo non mi rispondi vero?

ma si che sai ascoltare, non è egoismo. Se qualcuno si piange addosso e ignora i nostri spazi la cosa migliore è parlarne o troncare.

Piggio said...

ops troncare e basta, cioè dirlo di tagliare corto.
Se non ha funzione lo sfogo perchè ascoltare? Se non si ha un ritorno.

aroti said...

parli di ritorno e mi fai apparire come calcolatrice e utilitarista, cosa che, sappiamo entrambi, non sono.

e cmq ciò che dici tu, si pone ad un livello diverso e successivo al primo passo di "aiuto".

prima c'è il "va bene ti aiuto" poi mi scatta un meccanismo: "va bene ti aiuto, come penso sia meglio sec me..."

è questo il punto.

Piggio said...

ape per ritorno intendo "riconoscimento" non per forza un favore al mittente.
Il ritorno c'è sempre anche per maria teresa di calcutta e per mandela. nessuno fa nulla che non sia per o contro se stesso.
O se vuoi estendere la cosa nessuno fa nulla che non sia per o contro il suo popolo o l'umanità intera a cui appartiene, dal quale quindi trae benefici.
Che possa essere un ritorno spirituale o materiale, puoi starne certa che c'è.
Per esempio quando ascolti gli altri ascolti anche te stessa, e in un certo senso si che sei utilitarista e calcolatrice. Ma in senso buono.

aroti said...

ecco, ora lo hai spiegato meglio...da come avevi scritto prima, sembrava solo ironia!

il punto è cmq un altro.

Unknown said...

Penso che quando qualcuno parla con noi è - perlomeno è anche, auspicabilmente - per conoscere il nostro parere su qualcosa, no? Quindi ben venga dire le proprie opinioni, sempre però nel rispetto di quelle altrui. E per rispettare gli altri, questo sì, è indispensabile ascoltare - ma non soltanto ascoltare con le orecchie, anche con gli occhi e il cuore. Augh, il grande saggio ha parlato :-D

Anonymous said...

Pensi che riuscirai a capire sempre tutti? Scordatelo.

Piggio said...
This comment has been removed by the author.
Anonymous said...

Se parli con il cuore e senza dolo non fai male a nessuno, tantomeno a chi ti ascolta. Se invece lo fai solo per salire in cattedra...è meglio che non parli con nessuno. Prova a leggere di più...tra le righe dei blogger...

Principio di Tamburino:
"Quando non sai cosa dire, è meglio che non dici niente."

A.

aroti said...

"A" come anonimo?
non voglio salire in cattedra,anche se il mio atteggiamento a volte è molto da maestrina.

leggerò di più, ma mi spieghi perchè, se sei certo di ciò che dici, non ti firmi?

buona giornata a te

pOpale said...

Forse sei molto sicura delle tue opinioni e pensi che le persone a cui sei legata possano trarne beneficio anche loro. Ma ho imparato a mie spese che a volte fermarsi ad ascoltare davvero le opinioni di chi ti siede accanto può migliorarle ancora :)
Buona giornata

Sara said...

com'è che mi sento parte del vostro discorso?
sbaglio?

a parte tutto.
sono d'accordo su quello che dice piggio. non è egoismo. ma dall'ascoltare e dare consigli si ottiene sempre qualcosa perchè c'è un confronto!
io non penso che si debba ascoltare acriticamente. per nulla. bisogna essere delicati nel dire le cose se si teme che la persona dall'altra parte venga influenzata. ma bisogna dire c'ho che si pensa perchè se l'altra persona ci sceglie come confidente c'è certamente un motivo. appena pochi giorni fa un'amica mi ha chiamata per vederci in un momento molto difficile per lei... sai perchè l'ha fatto? perchè voleva che io razionalizzassi per lei. io l'ho fatto perchè mi viene naturale. e poi mi sono ritrovata anche a parlare di me, anzi di Lui e ... beh lei ha capito delle cose proprio parlando di questo...
capisci cosa voglio dire??

Ora sono molto incasinata ma risponderò anche alla mail... ma prometti di non preoccuparti per me??

un bacino ape!
un bacino anche a piggio!
sara

aroti said...

popale: io sono decisa ma insicura...l'errore che faccio è pensare di avere la stessa conoscenza delle persone "amiche amiche" come delle "amiche meno amiche".
Con le amiche posso permettermi di prendermi i miei spazi con altri devo badare a chi ho di fronte prima di relazionarmici come "farebbe aroti".

sara: colpa tua! stavamo proprio parlando di te quando la mia testolina ha elaborato altro.
forse un pò egocentrica ci sono, ma in senso migliorativo: se c'è qls che non funziona, bisogna riparare.


filippo: voglio provarci, significherebbe avere una mente pronta e scattante e flessibile.

odiamore: sì, hai ragione.
io penso di saper ascoltare, il problema è che nel voler riparare, uso le mie chiavi inglesi anzichè quelle che mi passano gli altri.

passate un buon sabato ragazzi.

Anonymous said...

Forse è più desiderio di voler aiutare , come dici tu, ma in maniera standard, cioè senza tenere presente la tipologia di persona che hai davanti.
Ma ci si può lavorare, col tempo...condivido ciò che ha detto pOpale.

Buona domenica. :-)

aroti said...

andrea: chi mi conosce sa che odio la standardizzazione di qualsiasi cosa,figuriamoci della mente..

quello che mi rimprovero è che, con persone che non conosco a fondo, tendo a far prevalere il mio modo di gestire le situazioni.

Sara said...

ho scritto ciò c'ho???????????
l'ho fatto davvero???
ma sto proprio fusa allora...

bacio, buon inizio di settimana!
sara