Sunday 8 July, 2007

Neronica V.

delle volte mi chiedo: personaggi come Giorgio Faletti hanno avuto successo, in campo letterario, perchè hanno un OTTIMO editor?
no perchè, se così fosse,dovremmo decantare ed incenzare tutti quei letterati che lavorano dietro le pagine di carta e che si fanno 10 ore al dì per decifrare le descrizioni bislacche delle idee degli stessi scrittori..

12 comments:

titty said...

ho letto solo il primo libro di faletti...poi non so perchè mi sono bloccata..!!!

me said...

...non ci trovo nulla di così speciale nei suoi libri...

Anonymous said...

Eh già,complimenti a tutti quelli che si fanno davvero il "mazzo"...

Unknown said...

Tutti i più grandi scrittori, guarda caso, hanno un editor... che adorano, citano, ringraziano infinitamente e senza il quale, per loro stessa ammissione, non potrebbero proprio lavorare...

Io ho sempre pensato di dover diffidare da chi non ne sente l'esigenza...

Spesso però si legge di loro solo in fondo all'intro, o in piccolo da qualche parte...
e invece...
guarda Luigi Bernardi!
ah, la strada è taaaanto lunga...
thanks Aro del pensierino!

madda said...

Se ci pensi, la Vero ha anche già il nome d'arte!
Da dopo l'India penso seriamente che dovrebbe cambiarlo in Neronica Vallini!!!!
Le calza a pennello!

gio_stregacciabuona said...

Tu dici? E' possibile... Resta il fatto che Faletti ha venduto e continua a vendere milioni di copie... Io non ho ancora letto nulla, ma un mio amico mi ha consigliato di leggerlo, dice che scrive bene (lui o il suo editor? mah...) e la storia è davvero avvincente!!

Tanti baci ape... buonanotte!! :-)

Francesca Palmas said...

a me piace molto faletti. Non so se sia merito suo o dell'editor,ma sicuramente è opera di un grande lavoro di squadra...Ormai i Cervantes non esistono più :P

Piggio said...

concordo appieno. Ho cercato di leggere quel libro sulla cina di 800 pagine. Ma poi l'ho chiuso.

TI ricordo che luca giurato è stato l'ex vice diretore del tg1. E inviato della stampa.
Quando non sa esprimersi neanche.
E neanche formulare gandi pensieri.

Nel campo del giornalismo devi aver culo e farti il culo non so quanto conti la bravura.

topozozo said...

Dobbiamo sicuramente ringraziare editor e traduttori.
Lavorare dietro le quinte, se non addirittura nell'ombra, può non essere un cattivo mestiere a patto di essere opportunamente remunerati e di avere la costante impressione di essere utili.

P.S. domenica Faletti è stato ospite di Licia Colò su RaiTre. Non ha fatto mistero del suo approccio alla costruzione del romanzo: "avevo una storia che aveva bisogno di un contesto etnico, ho provato ad ambientarla in Italia ma non funzionava, allora l'ho spostata tra gli indiani d'America..." oppure "avevo creato un personaggio cacciatore, però al posto del fucile gli ho messo in mano un arco, poi gli ho messo vicino un cane, ma chi fa caccia con l'arco non usa i cani, e allora mi sono inventato un cane muto...".

E io che credevo ancora all'ispirazione e al talento narrativo...

Zion said...

beh però è buono il lavoraccio di ricerca che c'è dietro ai suoi libri...almeno non è MOCCIA!!!

Anonymous said...

Per me Faletti ha fatto tre belle opere, pulite e destinate ad un pubblico di lettori stanchi dei soliti romanzi senza trama e giustificazione.

Dant

aroti said...

la mia amica NERONICA VALLINI è una di quegli editor che rimangono dietro le quinte...dobbiamo dare più lustro a chi corregge e rende un manoscritto un best seller corretto ed elegante nella forma.

un plauso a tutti coloro che lavorano nella macchina dell'editoria.

zion: Moccia non è nemmeno da considerare quando si parla di scrittori!!!

topozozo: la riflessione è scaturita proprio da quell'intervista!

la coniglia: ti ricordi quando faceva "matto matto matto" al Drive In???

magda: hai una grande sorella..cerca di tenertela buona per il futuro!