35 " ..l'anime triste di coloro
che visser sanza 'nfamia e sanza lodo"
Inferno Canto III
...l'gnavia è una belva..una bestia che ti lacera... pensi che ti sostenga ed invece ti rosicchia piano piano...
due gg che mi lamento e mi fustigo per la mia stessa indolenza di fronte a problemi che io stessa ho creato e che io stessa devo risolvere..il mio orgoglio mi lascia sola e mi fa sbagliare...penso di sapere ma non so un cavolo..penso di fare bene ma faccio solo male...per ora vorrei solo smettere, ma so che crollerei...quindi qual'è la soluzione? qual'è la scelta di vita che dovrei fare per non annegare? darmi da fare e sostenermi...farmi sostenere non mi è mai piaciuto come chidere aiuto ad altri, ma sembra che lo faccia ogni volta che parlo della mia situazione nel limbo...
non posso aspettare e non devo...devo essere meno intransigente con me stessa e chiedermi di fare ciò che posso: se sono un coniglio da riproduzione, non posso pensare di diventare leonessa...
8 comments:
L'importante è mantenere sempre un certo controllo con la realtà, non staccarsi troppo.
Sapere quali sono i limiti e cercare una soluzione per risolverli.
Essere un coniglio da riproduzione ha i suoi vantaggi...anche se oltre a quelli sessuali, altri devo trovarli...
l'importante è avere equilibrio, ma so che è difficile, cado sempre
anche se si è dotati di equilibrio, il bastone serve sempre...
un bastone serve sempre, o ti sostiene o ti aiuta a scansare gli ostacoli dalla tua strada...
Non credo che pensi veramente ciò che scrivi...
Ti capisco, sì ti capisco. L'ignavia è una brutta condizione ma almeno tu sai di esserlo in questi momenti e questo mi sembra rappresenti già una sorta di "cura".
non mi ricordo chi ma qualcuno ha detto che chiedere aiuto è uno dei più grandi atti di coraggio. magari il tuo nemico principale non è l'ignavia ma l'orgoglio.
anonimo: vuoi saperlo tu?
stupid: il mio orgoglio è maligno.
jazzer: infatti un buon passo avanti è sapere di esserlo...
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