Wednesday, 23 August 2006

5 occidentali in india: Arno, Silvia, Valeria, Veronica e Aroti.... 4 bianchi ed 1 nera chiara

non nascondo le mie perplessità e imbrazzo di fronte agli sguardi curiosi e protettivi e materni di donne e uomini indiani...il mio soggiorno è stato a volte facilitato economicamente dal mio colore della pelle altre volte reso come una tranquilla gita "fuori porta" di un' indiana del Bengala....

mi è capitato di non esser calcolata nelle foto con "i 4 occidentali bianchi" altre di essere più che privilegiata pagando solo 10 rupie anzichè 300 per entrare al museo...

il mio destino in India non era facilmente prevedibile....

il mio nome ho scoperto essere di derivazione floreale ( aroti deriva da arora, un fiore che gli indiani portano al tempio come offerta)...

ho anche intuito che " l' istituto dell'adozione" non è troppo diffuso e conosciuto in India, o almeno in alcune sue parti..

ho intuito e capite molte cose di come va il mondo in certe zone del mondo...

ho anche capito che la bassa sensibilità e capacità di ascoltare di certe persone rende meno attrttivi i miei racconti, a volte esileranti a volte bnali, ma significtivi...ma chi non c'è mai stato,pur essendo interessato, non può capire fino in fondo!

.

14 comments:

Anonymous said...

Ciao Ape! Ben tornata! Favoloso il tuo viaggio, sotto tutti i punti di vista!

Anch'io sono tornata in Italia con molta nostalgia orientale. Un Oriente sicuramente molto molto diverso dal tuo, ma allo stesso tempo estremamente affascinante.

Piggio said...

no che non può capire fino in fondo

chi non c'è stato

però è tutto così interessante!

apu sono contento a saperti ancora

italica

aroti said...

verissimo Polly, due viaggi completamenti diversi ma "dalla stessa parte del globo"!!!

cambiano concezioni e impostazioni di vita.

Piggio: che sia tornata più italica di prima???!!

Anonymous said...

Veronica mi pare di averla già vista, possibile?
Capisco che ora potrai accorgerti fino in fondo delle contraddizioni e delle assurdità del mondo occidentale; e immagino che certe persone e i loro atteggiamenti possano sembrarti più stupidi che mai e direi che hai ragione!
beso

Francesco Chiacchio said...

bello :)
ho letto i resoconti del tuo viaggio tutti d'un fiato, adesso. bentornata :)

aroti said...

anonimo: sei giulia o neronica?

fatto è che di contraddizioni ne esistono, anche e soprattutto, da noi...purtroppo siamo troppo impegnati a fare altro!

aroti said...

kiakkio: ben trovato!!

leggere i resoconti e vedere delle immagini rende in parte le sensazioni...ma per gli amici blogger non è difficile capire e, a volte, partecipare, delle ns esperienze in terra d'oriente!

Anonymous said...

si aro sono io, Giulia, scusa per prima ma non ero al computer...beso

Francesco Chiacchio said...

certo ape, è verissimo. ma quel 0,1 % che ho potuto apprendere dal tuo resoconto mi è piaciuto :D

aroti said...

non sai quanto mi faccia piacere sapere di aver trasmesso un pò di India!
non è semplice per noi raccontarla, altrettanto non lo è per chi ci sta ad ascoltare: risultiamo noiose e predicatorie, ma anche l'India ha un suo lato uggioso e monotono!

fiordizucca said...

tutto affascinante cara fiorellina!! :) bentornata a casa! ora mi leggo il resto del racconto della tua gita "fuoriporta". non vedo l'ora di vedere il resto delle foto. questa qui sotto mi piace moltissimo.

baci!

aroti said...

fiore, è un onore sapere che ti piace una mia foto!!
tante altre ne posterò: il prossimo inverno avrete le tasche piene di me e dei miei racconti!

ben trovata cara!!

Unknown said...

oh mamma!
grazie Ape, ho sempre pensato che tu fossi quella dell'avatar!
....però un che di simile c'è.....
;-)
salutoni

aroti said...

berso: non sono la donna dell'avatar, ma ci diventerò!

quante ricete dall'india caro chef!!!