Thursday 8 June, 2006


(..uhm...giornata strana oggi..)

una mail arrivatami ieri, mi ha data l'idea di parlare di spezie..non sono esperta nè studiosa dei "poteri" di questi condimenti, ma vorrei provare a farne una "classificazione indiana"...

è d'obbligo fare una distinzione:
- il Garam Masala è una miscela di spezie derivato dalla tostatura di cannella , semi di cumino, coriandolo in polvere, baccelli di cardamomo, sgusciati, chiodi di garofano interi, grani di pepe nero e curcuma in polvere
- il Curry è allo stesso modo è una miscela di spezie pestate nel mortaio. A seconda della formulazione si avrà un curry "mild", mediamente piccante, o "sweet", molto piccante, contrariamente a quanto si potrebbe pensare.

La formulazione classica del curry comprende pepe nero, cumino, coriandolo, cannella, zafferano, curcuma ma anche chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, fieno greco, peperoncino.
La parola curry è europea e deriva dal nome tamil "cari", che significa salsa o zuppa (infatti la pronuncia di "curry" non è quella prettamente inglese).
Gli inglesi arrivati in India hanno acquisito questo termine nella loro lingua, indicando la mistura di spezie piuttosto che il piatto cucinato: così è nato il curry. In India, infatti, l'equivalente europeo del curry (mistura di spezie) è indicato con il termine "masala". Esistono decine di masala differenti: nelle cucine dei ricchi signori indiani esistevano esperti in miscele di spezie che selezionavano e preparavano le misture per i loro padroni.
I masala più famosi sono il Garam masala (suddetto) e il Tandoori masala : coriandolo, cumino, pepe nero, curcuma, peperoncino e noce moscata.

So che non è importante sapere la differenza, o almeno non è fondamentale, visto che i gusti sono diversi e la curcuma o il coriandolo possono piacere e non, ma sono estremamente convinta che ogni ricetta di pesce o carne abbia un suo curry specifico, insostituibile se si sopportano sapori come quelli degli aromi dell'estremo oriente.
E' allo stesso modo vero che anche un olio DOP italiano extra-verginissimo (esoso ma buonissimo) potrebbe "rovinare" una ricetta indiana: gli ingredienti originali sono alla base delle ricette "etniche" e non avere il forno tandoori o la piastra per fare il chapati, rischia di alterare la pietanza.
Anche la pizza napoletana è ottima solo a Napoli; in altri luoghi è buona, ma non gode di quell'acqua e di quel basilico partenopeo.

Opinione da purista, ma anche da trasgreditrice che usa olio di casa ( e solo quello) ed una padella qualsiasi per il chapati (quando non lo metto direttamente sulla fiamma)...

meditate gente, meditate



"la parola di oggi" é: MEFISTOFELICO inteso come demoniaco o satanico.

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13 comments:

Myrea said...
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Myrea said...

Bello, bello un post sulle spezie! :-D

Chissà come mai ad alcuni non piace il curry...io lo trovo buonissimo!! Ma nn ho mai assaggiato quello piccante...

Unknown said...

Bello e interessante questo post... e hai perfettamente ragione, i piatti tipici vivono di rituali che devo essere rispettati, oppure non li rispetti ma sai che verrà fuori qualcosa di diverso.
Una domanda, che c'entra fino ad un certo punto, ma la cucina ayurveda?
Qua é diventata l'ultima "moda" in fatto di cucina, ma io non seguo le mode: tu che ne pensi?

Buona giornata apetta

Anonymous said...

Adoro le spezie! 1 mese fa ero in Medio Oriente per lavoro e mi sono divertita un mondo a girare per i negozietti di spezie del souk. Mi piacciono tutte le combinazioni cromatiche che formano, gli odori che emanano. A casa ne ho tantissime: a volte le uso, a volte le compro solamente perché mi piacciono o il nome o il colore.
Si capisce molto di una civiltà attraverso le sue tradizioni culinarie!

Zion said...

Altro che meditare! A me è venuta una fameeee!!!!!!!!!

Zion :)

aroti said...

miss: il curry ha un sapore così "strano" per noi occidentali e soprattutto ignoranti del settore..sapori e profumi dell'oriente ci disorientano.

zion: accomodati alla mia tavola.

polly: io ho almeno 25 barattolini Cannamela e Ducros sulla mensola sopra ai fornelli..e devo anche ricordarmi a macinare cardamomo e curcuma.

baebs: la cucina ayurvedica da noi è una moda, esattamente come dici tu. Diciamo che si tratta di una sintesi di gusti, aromi e cibi che allietano la spiritualità ed il viver bene dell'individuo.
"Mens sana in corpore sano".
Anche se noi occidentali non ne sappiamo molto, possiamo ugualmente beneficiare della cucina mediterranea, che tanto ci dà in forza, spirito e salute.

Zion said...

volentieri. tra l'altro, una vegetariana come me trova molto consona la cucina indiana, ricca di molti piatti senza carne. Diciamo pure che è la mia cucina etnica preferita!

Se postera qualche ricetta semplice semplice mi renderai la persona più felice del mondo! ;)
Con comodo, eh?

Zion

aroti said...

zion: in verità in altre occasioni ho postato qualche ricettuncola, ma non ricordo se adatte a vegetariani...cercherò nel ricettario.

Piggio said...

we ragazze ma siete fissate con il mangiare!
ape non ho capito nulla dei nomi indianiche hai tirato fuori, ma solo il loro suono mi attiva una certa salivazione, il kerry è simpaticissimo adoro l'odore.
ci cucini un chapati?

aroti said...

piggio: più che mangiare, noi donne pensiamo a cucinare...c'è una strana attrazione perversa per pentolame vario, per l'olio ed i sapori.
Sì, hai ragione, il suono attira la curiosità.

chapati per tutti!?

Anonymous said...

Bel post, Ape!
Interessante la diversificazione del curry in base alla pietanza. Un livello di attenzione che noi occidentali facciamo fatica a comprendere ma che di sicuro fa la differenza.
Bye.
Frank

Profumo di Sicilia said...

mmmmmmmmmm
sento gia il profumo di tutte queste spezie per casa.....
b giorno a tutti
baci lalla

aroti said...

FranK: facciamo fatica perchè non è nel ns DNA fare certe diversificazioni...alcuni mettono il basilico ovunque!

lalla:profumo di curcuma e PITRUSINO!

buona giornata a tutti!!