Friday, 3 November 2006

istruzioni per cambiare il mondo...(o almeno ci si prova!)

- abolire la schiavitù...soprattutto mentale
- leggere
- scrivere libri
- viaggiare dal Nord al Sud del mondo.
- conoscere più persone possibile
- essere 10 anni comunista e 10 democristiano
- abolire l'egoismo e l'egocentrismo
- rapportarsi con il prossimo
- cercare di imparare dagli altri
- ammettere i torti
- progettare una vita di traguardi
- ampliare l'archivio della mente
- imparare a suonare uno strumento (che sia tromba o batteria)
- non vivere solo di sogni
- attrezzarsi per le sconfitte
- fidelizzare con il nemico: si impara a non diventare come lui
- trattare allo stesso modo amici e nemici: non si sa mai che gli uni si trasformino negli altri
- capire la filosofia delle ONG

questi sono solo una parte delle regole da vademecum per cambiare il mondo...certo che se ognuno di noi seguisse solo 1/3 delle suddette, forse il mondo sarebbe leggermente migliore...la crescita personale ed il perfezionamento della coscienza collettiva renderebbe più efficaci le politiche attuate in campo internazionale...

non rimane che sconfiggere la morte: per ora ci camminiamo per mano...chissà che un bel giorno non riusciamo a farla fuori scaraventandola in mezzo alla strada
.

16 comments:

Anonymous said...

alcune cose le ritengo indispensabili ( leggere, scrivere, viaggiare ) su altre ho dei dubbi, non che non siano utili, ma che non siano indispensabili ( 10 anni comunista e 10 democristiano, filosofia dell' ong ).

aroti said...

bhè sì, in effetti non sono indispensabili, ma la storia politica dei due schieramenti serve ASSAI quanto per capire le dinamiche della storia e delle guerre che ci sono state.
Conosciamo tanto la storia dei Romani e dei Greci, Etruschi ed Egizi e poi ci perdiamo nella storia degli ultimi 40 anni.

Anche le ONG dovrebbero avere un apparato amministrativo e "politico" molto ampio e incrociato.
La conoscenza non solo ci arricchierebbe la mente di concetto sociologici, ma ci insegnerebbe la filosofia di fare del bene senza avere in cambio nulla.

Le "istruzioni" che ho scritto non sono scritte a caso. Mi sto laureando in Sc. Politiche e l'ampio raggio di conoscenza che mi ha dato questo corso di studi fa un baffo alla specificità di altri insegnamenti solo tecnici e pratici.

Anonymous said...

in effetti andrebbe provato tutto. ma certe cose penso siano discutibili.
adesso ti faccio vedere io!
in ordine:
più che essere comunista, democristiano o nazista o fascista, bisognerebbe studiarli. Gli ideali sono spesso incompresi anche da chi ci crede. Il comunismo com'era stato pensato non è mai esistito e il nazismo è nato da una mente che nascondeva molto di più di quello che professava.
Progettare una vita di traguardi non sono sicuro sia un bene. dubbio mio.
imparare a suonare uno strumento è molto vero ma non limitarci!!! sto facendo una fatica incredibile a imparare la chitarra e ti assicuro che a studiarla come si deve insegna molto!
trattare nello stesso modo amici e nemici... forse me la devi spiegare meglio.
ong: in questo caso invece, più che capirla, bisognerebbe lavorarci.

e secondo me manca un punto importante:
PARLARE COI BAMBINI.
in fatto di insegnamenti sono il numero uno. però bisogna saperci parlare.

cosa ne pensi?

Anonymous said...

più che non vivere solo di sogni io direi mettersi d'impegno perchè molti sogni (non impossibili) diventino realtà.....

p.s. per il template ci ho pensato e forse e come dici tu....reggicalze del mulin rouge...ehehehhe!!!

Anonymous said...

Specificando che magari il tuo blog è sempre stato così ma era il mio computer che me lo faceva vedere diverso dico chge questo nuovo (?) look mi piace moltissimissimo!!!!
brava! beso Giulia

Piggio said...

bè è un po tutto spostato a destra però..

Piggio said...
This comment has been removed by a blog administrator.
aroti said...

juri: concordo sul "parlare con i bambini".

il ragionamento sugli ideali e sulle dottrine politiche l'ho fatto a hertz nel commento precedente. Non cito nè fascismo nè nazismo, perchè non si tratta di politica, bensì di idolatria ad un leader che vagheggiava ed inneggiava ad utopie che andavano contro il bene comune.

Studiare il comunismo e la lunga storia della DC ci rapporterebbero e ci farebbero capire molto di storia, geografia politica, di statisti e governi succedutisi.

La vita di traguardi è necessaria: senza porsi delle tappe, si andrebbe allo sbaraglio senza una meta. Invece porsi degli ob. e cercare di raggiungerli meglio che si possa, a mio avviso rende l'uomo responsabile di se stesso e,a lungo andare,degli altri perchè subentra il rispetto per le "tappe" altrui.

Trattare nemici e amici allo stesso modo ti consente di non dare troppo a tutti e di non aspettarti più da uni piuttosto che dagli altri.
Questa è una lezione che mi ha sempre insegnato mio padre: nella sua carriera ha avuto spesso a che dire con fornitori e imprese che non rispettavano i patti, ma MAI si è messo contro di questi: tutti possono darti beghe e gli stessi possono il g successivo trattarti da principe e "regalarti" una fornitura miliardaria.


Rutger: sì hai ragione, ma ci sono persone utopistiche che bramano a ideali non facilmente realizzabili.

Crearsi un programma non fatto di ispirazioni ampollose e ieratiche, ma di ob. pratici e semplici da raggiungere, ti fa pensare ad un percorso più facile da verificarsi.

aroti said...

NOO GIULIA, il template l'ho cambiato in qst gg...il tuo pc lo vede così solo ORA perchè solo ORA l'ho cambiato!

Piggio: sì, è spostato a dx perchè l'ho voluto io. appiccicare la barra a lato con il content non mi piaceva assai.

Tulip said...

Ape anche tu hai vviato le modifiche..che bello!!


solo un commento ...ma alla morte non dobbiamo porre rimedio....vorresti davvero che noi tutti vivessimo per sempre....?

Saint Andres said...

Uno spot Apple diceva:
"Solo chi è abbastanza folle da pensare di poter cambiare il mondo lo cambia davvero".

aroti said...

tulip: vivere per sempre? chissà, dovremmo provare...
parlo della morte, ma non credo di averne paura: quando ci sono io non c'è lei...il problema è il trapasso: può far paura?
la mia domanda finale è retorica, tutto qua.

saint: chissà che non riesca nell'impresa..ma forse riuscirei solo a migliorarne qualche dettaglio (non sarebbe comunque tempo perso!).

Anonymous said...

ape, hai dimenticato lo studio della giurisprudenza e della sociologia.
il rapportarsi a regole e tradizioni antropologiche non può fare che bene per entrare a contatto con il mondo intero.

hai cambiato il blog, carino.

Bice

Anonymous said...

In effetti, con queste istruzioni come minimo bisogna essere immortali... :)

aroti said...

bice: ciao, sei tornata??!
in effetti non hai tutti i torti: la sociologia e l'antropologia collegata alla giurisprudenza potrebbe essere un buon inizio per la conquista.

davide: ho esageraato? sec te, un individuo normale, non sarebbe in grado di adempiere a tutte le regole?
sec me sì...

Anonymous said...

condivido la maggior parte dei tuoi punti di riflessone...l'unico problema è ch secondo me è impossibile cambiare il mondo...solo la solita pessimista...scusa!