Thursday, 31 August 2006

ma vogliamo parlare della mucca svizzera in territorio sub-continentale sulla spiaggia di Mahabalipuram?
della rubrica "trova l'intruso" inaugurata con Valeria e Veronica in terra d'oriente, questa ne è decisamente la vincitrice...
(tulip, rispondo e gioco la mia vacca)

polly, tu avrai anche le ninfee, ma io ho i fiori di loto...(continua il ponte indo-giapponese)

vista la mia ultima e recente passione/mania, anche qst foto l' ho "distrutta e rovinata" con la mia creatività a volte devastante e antipixeliana....se non si notassero bene, sono fiori di loto...
come dire: "vai in India e non fotografi i fiori di loto??"

...questa foto, a diferenze di tutte le altre 1500 non ha una storia alle spalle..potrei costruirla ed inventarne una io, ma non sarei abbastanza convincente..la mia fantasia in fatto di storie e piante non è affatto sviluppata...dovrei chiedere a piggio o a lalla (sono biologi!!) per avere delucidazioni biologiche in materia floristica...

Secondo gli indiani, il loto è sempre stato il più bello di tutti i fiori. E' rispettato dalla gente perché usato come fiore sacro durante le cerimonie religiose....emerge a fior d'acqua e la sua purezza rimane incontaminata.
Per questo motivo è considerato il simbolo della manifestazione di Dio. Nel poema epico Mahabharata, Brahma, il dio-creatore, ha come appellativo "colui che è nato nel loto". Il mito trae origine dal racconto in cui si narra come Brahama sia sorto da un fiore di loto spuntato dall'ombelico di Vishnù,mentre questi era in meditazione...lo stesso Vishnù è rappresentato con in mano un fiore di loto...
Allo stesso modo la sposa di Vishnù, Lakshmi, dea della fortuna e della bellezza, è chiamata Padma, che significa "colei che ha il colore del loto", perché originata dal fiore di loto spuntato sulla fronte di Vishnù.
Nella mitologia indù, il trono e il piedistallo di loto assumono un significato speciale .
Come Brahma è seduto sul loto dell'ombelico di Vishnù, i tre dèi della triade indù (Brahma, Vishnù e Shiva, con le loro consorti Sarasvati, Lakshmi e Parvati) si trovano tutti rappresentati sopra un trono a forma di loto...

loto o non loto, andare in India è una figata...loto o non loto, andare in India tramite "gita organizzata dall'agenzia" significa non andare proprio...significa non entrare in contatto con gli occhi dei bimbi, delle persone e dei personaggi...loto o non loto, non mi stancherò mai di mangiare chapati e alloo gobi, panek paneer e dosa e paratha...loto o non loto, la semplicità, l'accettazione e l'umiltà di altri popoli, dovrebbero insegnarci qualcosa...

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7 comments:

Tulip said...

bella la tua mucca... e la cosa buffa è che l'abbiamo immortalata tutte e due da sdraiata.. come se fosse in posa....


mi piace molto anche come hai fatto la cornice della foto!!!

baciottti apetta!!
tulip

Anonymous said...

Bellissime foto ape! Ma tu l'hai mangiato il fiore di loto? In Giappone me l'hanno servito sottoforma di sottaceto.

aroti said...

tulip: secondo me le mucche sono smorfiose e vanitose...

la cornice rientra nella mia recente passione per il "ritoccaggio".


polly: fiore di loto sottaceto mai mangiato...o almeno suppongo!

rutger said...

te scrivo inginocchiato davanti alla scrivania (la mia collega mi guarda stramale) la prossima volta portami con te!!! ti prego ti prego ti prego portami con te!!!

aroti said...

rutger, non fare il bambino ed alzati!!

certo che potrai venire con me...ho già almeno altre 6 persone prenotate, quindi ti "metto in lista".

Anonymous said...

ape, anche tu di ritorno?
dovresti aver fatta una bella esperienza, ma ci sono lati negativi nella vacanza?
E se sì,si sarebbero potuti evitare?

Bice

aroti said...

Bice: lati negativi? esperienze negative? non credo ci siano stati aspetti negativi della vacanza...forse a Madurai, dopo una palpatina al seno da parte di un musulmano non troppo indiano, ma nulla di più..
Là la realtà ti è accanto, viaggia parallelamente a te ed ogni tanto ti chiama per farti notare qualcosa.
Ah ecco: sono partita con delle illusioni, anzi, meglio chiamarle aspettative...di ritorno ho fatto i conti con la realtà dei fatti.