Tuesday 20 June, 2006


da qualche giorno mi capita di chiedere: "sei felice?" ... non saprei per quale motivo (cioè, lo so ma nn ve lo dico), ma la risposta non mi sembra alquanto ovvia e semplice...non è facile sapere e sentirsi felici e allo stesso tempo rispondere..ci sono una serie di aspetti, relazioni, convenzioni che si dovrebbero tener da conto nel momento in cui vi si chiede "sei felice?"....una cosa che mi manda in riflessione acuta è l'uguagliare la felicità con la serenità...secondo me due sensazioni positive (e su qst siam d'accordo) ma non sempre contemporanee e coincidenti....potrei essere felice, ma nn esser serena....il concetto di felicità si estrinseca nel giro di poco tempo...è un godimento temporaneo di desideri e speranze....la serenità racchiude tanti valori e sensazioni che nel lungo periodo vengono vagliate e destinate alla beatitudine dell'individuo...l'armonia spirituale non si raggiunge in poco tempo e non va scemando nel tempo...forse se raggiungi la serenità, sarai felice per sempre, ma se sei felice, non sarai per sempre sereno...

io sono felice e vorrei urlarlo, strillarlo negli orecchi dei passanti...vorrei scriverlo e disegnarlo..un muro tutto mio su cui scrivere "aroti è felice"....non sono serena, perchè cause di forza maggiore non me lo permettono, ma sono felice...un primo passo, il resto arriverà...

vivete felici, se potete...e se non potete, permettetevelo...


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18 comments:

Zion said...

E' una domanda che pongo spesso quando voglio mettere in crisi qualcuno.

Funziona, purtroppo. la risposta invece dovrebbe essere più semplice...
:)

aroti said...

secondo me per mettere in difficoltà una persona dovresti completare la domanda: "sei felice con me?"...allora sì che arriva il rumore delle unghie sugli specchi...

Profumo di Sicilia said...

ma siete veramente cattivi....
onestamente in questo momento nn so rispondere a una domanda del genere...nn mi ritengo ne felice ne serena e sapete tutti il motivo.... stare lontana dall unica cosa che riusciva a farmi sognare la notte e farmi scintillare gli occhietti durante il giorno è logorante

ma ho voi... che mi illuminate le giornate con la vostra felicità in testa la cara apeee...
vi voglio bene!!!

aroti said...

lalla, ma qui non si parla di amore...gli uomini sanno farci saltare di gioia, ma prendiamoli con il contagocce!

Profumo di Sicilia said...

si ma se ami una persona e qella persona ti fa stare bene sei felice.... è tutto un concatenarsi di eventi.....
baci

Anonymous said...

Hai ragione Aro quando dici che la felicità è un attimo, anche se davvero intenso; per questo ho sempre sperato di trovare serenità prima o poi. che poi non è un pò come chiedersi se è meglio un giorno da leone o cento da pecora???
besos ape, ci vediamo domattina in fac, fammi sap verso che ora arrivi ok?

rutger said...

beh ape ha ragione vivete felici se potete ma, soprattutto, ditelo, scrivetelo, urlatelo, cantatelo, riempiteci i muri perchè tra tutte le malattie contagiose l'amore e la felicità sono quelle più belle...

Anonymous said...

"tendenzialmente"... un avverbio che si presta per risposte a domande così complicate!

aroti said...

tersite: tendenzialmente...è l'avverbio che denota gli uomini che nn vogliono sbilanciarsi.

rugter: l'amore malattia contagiosa? io me la sono sempre presa da sola...nessuno che mi abbia mai infettato!

giulia: discorso lungo, domani in facoltà ne parleremo molto approfonditamente.

giusy: sei infelice? ma perchè cara? se potessi fare qls!

Anonymous said...

Sono felice? non del tutto. Ho molti motivi per esserlo, qualcuno per non esserlo. Diciamo non pienamente felice.
Ma sulle cause che mi portano a dire "non pienamente" ci sto lavorando e conto di raggiungere al più presto la felicità piena.
La serenità, come dici tu, è un'altra cosa.

aroti said...

polly: "non pienamente" è come "tendenzialmente"...

però, già sapere che sei in quella direzione, ti fa onore.

Anonymous said...

la felicità esiste è la serenità d'animo che stenta a farsi vedere.

bice

aroti said...

infatti bice: la serenità è un risultato di lungo periodo.

Myrea said...

Il sorriso del bimbo nella foto mette allegria!

Andrea (sdl) said...

Bello il paragone tra felicità e serenità (scusa se arrivo con ritardo).

Bello perchè lo condivido pienamente. Certo è difficile dire di essere felici quando non si è sereni. Forse il distacco tra i due non è così netto, e qualche cosa comunque c'è.

Andrea (sdl)

Anonymous said...

Ciao Ape!!! Scusami l'assenza...purtroppo le ultime due settimane sono state una corsa...oggi mi sono preso un giorno di ferie proprio per fare il punto della situazione...e morale della favole, splinder funziona a singhiozzo ;-) comunque, leggevo quello che hai scritto a proposito della domanda "sono felice?". La mia risposta non è né si né no. Si perché, davvero, sono uno fortunato. Ho tante cose che non tutti hanno, tanti affetti, tanti amici. No perché, inutile dirlo, esco da un periodo nero. Adesso che sto meglio mi viene da chiedermi...chi sa come ho fatto a farcela. Non da solo, su questo sono onesto...se fossi stato solo...beh, probabile che sarei ancora a chiedermi cosa ho sbagliato. Non ho dimenticato niente, a volte i ricordi fanno e faranno male, ma rimane il fatto che devo pure guardare avanti....ti abbraccio...e sono felice di farlo ;-) Emanuele

aroti said...

andrea: però può capitare di avere di frizzi di felicità e sentirli come fulmini a ciel sereno!

eman: caro, come stai? miseria da quando..?? ti abbraccio fortissimo anche io..forte forte!

...... said...
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