Saturday 3 June, 2006

alzo gli occhi al cielo e vedo la mia libreria..vedo i tomi dei diritti...vedo i manuali universitari..e vedo anche 8 vocabolari..minkiolla..tedesco, inglese, francese e pure latino!..comprese tutte le enciclopedie di filosofia e i codici di diritto del lavoro e civile...

ricordo che alle elementari la maestra ci consigliava di leggere una pagina di vocabolario al giorno..l'ora consigliata era il pomeriggio tardo... magari prima della merenda,quando le nostre menti erano ancora concentrate sullo studio ed avevamo passato la digestione del pranzo..si sa che quando il fisico ha fame, ci si concentra di più e la nostra mente capta molte più informazioni in molto meno tempo rispetto a quando si ha la pancia piena....fino all'età della "non ragione" (12 anni) era la mia mamma a costringermi in questo noioso impegno..con il passare del tempo se n'è andata anche questa buona abitudine....questa mattina, ascoltando un programma alla radio mi sono accorta di quante poche parole conosco..si dice che l' "italiano medio" vive e parla con solo 300 vocaboli tra verbi e sostantivi..

non voglio uniformarmi alla collettività e non voglio cadere nella depressione letteraria più assoluta...leggerò sempre di più e appunterò a margine le parole che non conosco o le espressioni più congeniali...o meglio ancora: mi creerò una sorta di vocabolario personale su cui annotare vocaboli alla mia mente nuovi per poi poterli ripetere nella vita quotidiana...

in più vorrei inaugurare un'altra rubrica del blog: "la parola del giorno"...ogni giorno scriverò alla fine di ogni post una parola nuova da tenere a mente...intendo non solo parole nuove, ma anche desuete alla mia comunicazione quotidiana...spero così di ampliare il mio vocabolario e riuscire ,un giorno, a parlare come Enzo Biagi o Umberto Eco...ce ne vorrà di tempo, ma da brava indiana non ho fretta..il sapere si acquisisce con il tempo e con tanta pazienza e dedizione...

"la parola del giorno" : TRABALZO inteso come SCOSSONE, SUSSULTO IMPROVVISO
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13 comments:

Anonymous said...

Ti poni obiettivi autorevoli e questa è un'ottimca cosa.
Carina questa cosa della parola del giorno:neanche io che sono una quasi laureata in lettere ci avevo mai pensato.
Molto carino il tuo blog,
a presto,
Ari.

aroti said...

ari, ma sai che il diminutivo del mio vero nome coincide con il tuo?
o meglio: così mi chiamano, ari appunto, le mie amiche.

bhè, una quasi laurata in Scienze Politiche come me non può essere a corto di parole: un politico deve avere anche capacità dialettica.

welcome.

Anonymous said...

intendi trattare solo parole italiane?
no perchè ne ho una che mi ha sempre affascinato: twilight. Significa crepuscolo in inglese e credo che il suono della parola british sia migliore che in italiano.Bice

aroti said...

Morgan: grazie del consiglio..lo accetto. Sarà un modo per conoscere altre prospettive di vita.
Continuerò a memorizzare: il vocabolario per un politico è importante.

Bice: il vocabolario anche in lingua? anche questa è una bella idea, ma forse tra qualche tempo. Non conosco la lingua italiana, figurarsi se vado a studiarne un'ulteriore!

Piggio said...

ari ti sei aperta e forse non te ne sei nemmeno accorta :p sono contento
che bella questa idea,
sappi che noi bloggers abbiamo un vocabolario medio che parte dai 5 mila (lemmi non parole) che è piu del doppio del numero delle parole che usano le persone in media, il che non è male, uno studente universitario ne ha tra idiecimila e i settantamila.
io credo di essere tra la schiera dei bloggers ghghgh xD
ho studiato pure lessicologia si vede?
belli impegni che ti prendi ape
u.u non vedo l'ora che posti di nuovo.. ora sono affari tuoi
HAHSHAHAahah

Profumo di Sicilia said...

interessante questa cosa delle parole..... mi sa che anche io devo provare ad acculturarmi un pò di +!!!!
baci lalla

aroti said...

piggio: mi sono sbottonata, ma non tanto..il mio nome poco c'azzecca con quegli italiani.
ti ringrazio che appoggi l'idea: m'è venuta così, perchè mi sento ignorante e sinceramente andare alla discussione di tesi buzzurra e priva di valigia di parole, non mi alletta affatto.


lalla: perchè non provi anche tu? alla fine non è impegnativo e divertente, perchè no??!!

Anonymous said...

ari che fa scienze politiche..potrebbe iniziare una caccia al nome.
arianna? ariccia?

Bice

aroti said...

no Bice, sei mooolto lontana.

Anonymous said...
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aroti said...

ora che torno a leggere bene: ariccia???
eh mica sono un maiale da porchetta!

Myrea said...

Anche a me hanno insegnato quest'abitudine: la seguo spesso. E ha dato i suoi frutti: senza la mia conoscenza di vocaboli, non sarei riuscita a passare la selezione per la gara d'italiano della mia scuola.

aroti said...

bhè, molte maestre anni '80 insegnavano questa abitudine e devo dire che stando "già" i suoi frutti..ho inglobato altri 4 voaboli.

buona serata