Saturday 29 April, 2006


mi piace molto questa foto..in verità mi piacciono tutte, però questa in particolare...dietro ad una posa da "riposo del guerriero" si celano tanti stati d'animo..tante sensazioni, tanti pensieri e supposizioni...il titolo di questa foto è: sadhu baba at doze..non saprei affatto dire cosa possa voler dire..non so il bengali, ammesso che sia bengali e non so l'hindi, ammesso che sia hindi...
un uomo, con la barba bianca, ma di non più di 50 anni, sdraiato dopo la raccolta mattutina delle foglie di tè...immagino abbia una figlia, già "dotata di dote" e con marito assegnato...ha solo un lavoro, quello che lo fa alzare la mattina presto, quello che gli procura la bronchite alla prima pioggia monsonica...eppure il suo riposo sembra tranquillo...pace e serenità d'animo... forse è un sikh visto il turbante..un guerriero..forse ha appena mangiato chapati e ceci al curry...sta raggiungendo la pace dei sensi, immagino un lieve sorriso sotto a quella lunga folta barba bianca...e se fosse un santone? uno di quei fachiri con la verità sempre in bocca che ti spillano soldi per farti vedere come dormono beati sui chiodi...fatto è che la sua veste sgargiante e le sue perle attirano l'attenzione del fotografo viandante...l'erba sotto di lui sembra lavanda (ammesso che in india si coltivi lavanda)...un'intera distesa di lavanda ai suoi piedi...cosa ha fatto al piede? forse una ferita? forse un incidente sul lavoro che ha dovuto fasciare,come meglio poteva, con una striscia di canapa, aspettando di tornare a casa e farsi fare dalla moglie un unguento di semi di lino e miele...
ma se raccoglie il tè o la lavanda, a cosa gli serve quel bastone?

10 comments:

topozozo said...

Il significato di "sahdu" (e anche di "baba") ce lo spiega Wikipedia. "At doze" in inglese vuol dire semplicemente che si sta facendo un sonnellino... ;-)
Sono troppo spoetizzante? Probabilmente sì, ma a questo punto ti chiedo perché l'immagine precedente (colori in negozio) si chiama "night lie".

aroti said...

che si stava facendo un sonnelino si era capito,ma forse se avessi cercato anche io su wiki, non sarei caduta dalle nuvole.

la foto precedente ha un non so che di acquisto notturno sotto la luce al neon altamente luminosa.
Night lie o night life? devo controllare meglio, potrei aver dimenticato una "f" salvando il file...solo successivamente ti darò la risposta puramente fantasiosa.

ps:non sei affatto spoetizzante.

marshall said...

Sicuramente non ha più di cinquant'anni, forse addirittura quaranta, perchè, sotto la barba, il viso è ancora abbastanza fresco e giovanile.
Il loro toccasana, il segreto del loro "mantenimento" in buona salute, nonostante la povertà e il sottosviluppo, pare sia dovuto, almeno così qualcuno teorizza, all'uso abituale di curry, che, oltretutto, li renderebbe immuni, sempre secondo quel teorico, da malattie neurologiche del tipo Parkinson, Alzaimer, Sclerosi Multipla.
Visto che sei appassionata dell'India, risulta anche a te questo particolare?

aroti said...

marshall, non sono in grado di darti notizie più precise o concordare simili teorie, perchè i miei studi in materia sono alquanto miseri.

Posso però dirti che anche io ho letto diverse volte che le spezie, la dieta ricca di vitamine della frutta (mango e papaia in primo luogo), proteine dei legumi e sali minerali renderebbe gli indiani immuni da infezioni cardio circolatorie e intestinali. Il peperoncino infatti avrebbe effetto disinfettante sulle ulcere intestinali; per quanto riguarda il curry non mi espongo, ma essendo un miscuglo di spezie, mi aspetto effetti benefici simili.
Il problema è che non tutte le famiglie possono avere ceci e curry a propria disposizione tutti i gg.

Anche il ritmo alquanto meno frenetico del ns, dovrebbe favorire uno stile di vita più sereno e tranquillo tanto da diminuire i casi di depressione tra la popolazione indiana.

Anonymous said...

ape confermo: i sadhu sono simili a sciamani, il nome significa sant'uomo,uomo di bene ; recitano i mantra e consumano hashish.
Ricercano la vita spirituale e vanno in giro per le strade dell?india vivendo dei doni dei devoti.
Bice

aroti said...

uhmmm, bella vita conducono!

Anonymous said...

Ciao Ape! Buona domenica! So che questo forse non è il posto giusto per dirtelo, ma qui sono sicura che lo leggerai presto! Grazie, Grazie e spero tu abbia capito perchè!

aroti said...

ho capito ho capito...
buon mignon a tutti

marshall said...

Sono d'accordo su mango e papaia. Aggiungiamoci anche avocado e ananas, che qui da noi costano un pochino e non sempre si trovano.
Sul discorso della depressione, non posso che concordare con la tua tesi. Infatti essa è maggiore dove il progresso è più avanzato. Nei paesi più poveri, essa non esiste, ma esiste di peggio.

Grazie, altrettanto.

aroti said...

questo è il paradosso di alcuni paesi come l'India: sali minerali, frutta, vitamine e proteine, ma ve n'è disponibilità per tutti.

L'India è il paese delle contraddizioni e questa rappresenta la più grande.